[A quelli nati dopo di noi]

La parola disinvolta è folle. Una fronte liscia

Indica insensibilità. Colui che ride

Probabilmente non ha ancora ricevuto

La terribile notizia.
 

Che tempi sono questi in cui

Un discorso sugli alberi è quasi un reato

Perché comprende il tacere su così tanti

crimini!

Quello lì che sta tranquillamente attraversando

la strada

Forse non è più raggiungibile per i suoi amici

Che soffrono?
 

E’ vero: mi guadagno ancora da vivere

Ma credetemi: è un puro caso. Niente

Di ciò che faccio mi da il diritto

di saziarmi.

Per caso sono stato risparmiato.

(Quando cessa la mia fortuna sono perso)
 

Mi dicono: mangia e bevi! Accontentati

perché hai!

Ma come posso mangiare e bere se

Ciò che mangio lo strappo a chi ha fame, e

Il mio bicchiere di acqua manca a chi muore di

Eppure mangio e bevo.
 

Mi piacerebbe anche essere saggio.

Nei vecchi libri scrivono cosa vuol dire saggio:

Tenersi fuori dai guai del mondo e passare

Il breve periodo

senza paura.
 

Anche fare a meno della violenza

Ripagare il male con il bene

Non esaudire i propri desideri, ma dimenticare

Questo è ritenuto saggio.

Tutto questo non mi riesce:

Veramente, vivo in tempi bui!

…..

Voi, che emergerete dalla marea

Nella quale noi siamo annegati

Ricordate

Quando parlate delle nostre debolezze

Anche i tempi bui

Ai quali voi siete scampati.
 

Infatti, caminavamo, cambiando più spesso i paesi

delle scarpe, *

Attraverso le guerre delle classi, disperati

Quando c’era solo ingiustizia e nessuna rivolta.
 

Eppure sappiamo:

Anche l’odio verso la bassezza

Distorce i tratti del viso.

Anche l’ira per le ingiustizie

Rende la voce rauca. Ah, noi

Che volevamo preparare il

terreno per la gentilezza

Noi non potevamo essere gentili.
 

Ma voi, quando sarà venuto il momento

In cui l’uomo è amico dell’uomo

Ricordate noi

Con indulgenza.

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